SuperSalute: Scoperta molecola per frenare invecchiamento

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salute-che-fare-“SuperSalute” è la nuova rubrica di Buoni Coupon realizzata con il contributo di Salute Che Fare. Ogni settimana la Redazione del magazine on line avrà il compito di mantenervi aggiornati sul mondo della salute, condividendo le ultime novità su diete e nutrizione, i consigli pratici per prevenire i disturbi più comuni, le terapie più innovative per contrastare malattie e invecchiamento. Collegatevi ogni venerdì pomeriggio per scoprire come mantenersi in forma e adottare lo stile di vita più salutare per ognuno di noi. E se vi siete persi la scorsa puntata scoprite DIABETE TIPO 2 SCONFITTO IN DUE MESI. Buona lettura!

 

Scoperta una molecola per frenare l’invecchiamento

È possibile bloccare l’invecchiamento aggiungendo anni alla vita? Probabilmente sì, grazie ad una molecola finora nota per accelerare il metabolismo: la nicotinamide riboside (NR). Si tratta di una cugina della vitamina B3 nota anche come niacina o vitamina PP, utilizzata in passato per combattere la “pellagra” ovvero il deficit di vitamine del gruppo B che gli anglosassoni definivano la malattia delle quattro D: diarrea, dermatite, demenza e decesso.

A dimostrarlo (per il momento solo su modelli animali) è uno studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista Science, condotto da un gruppo di ricercatori guidati da Johan Auwerx, del Politecnico federale di Losanna. La molecola NR ha dimostrato di avere un effetto positivo sulla funzione delle cellule staminali adulte nella rigenerazione dei tessuti attraverso la produzione di nuove cellule e sulla capacità degli organi di rigenerarsi. Un meccanismo che, con il passare degli anni, decade sempre più rapidamente, innescando il processo di invecchiamento. È proprio a questo punto che entra in scena la NR che, aumentando l’attività metabolica dei mitocondri (gli organuli presenti in ogni cellula deputati alla respirazione cellulare con produzione di energia), aiuta le cellule staminali a svolgere meglio il lavoro di rigenerazione dei muscoli.

«L’indebolimento nelle staminali – spiega Hongbo Zhang primo autore dello studio – è una delle molte cause della cattiva rigenerazione o degenerazione di tessuti e organi biologici». Per rivitalizzare le staminali nei muscoli di topi anziani, gli scienziati hanno somministrato loro l’NR con il cibo, osservando una maggiore rigenerazione muscolare, ma soprattutto una sopravvivenza più lunga. «Non si tratta di introdurre sostanze esterne al corpo – tiene a precisare Auwerx – quanto di ripristinare la capacità dell’organismo di “autoripararsi” con un prodotto che può essere assunto semplicemente con il cibo».
Le prospettive di utilizzare l’NR nella vita di tutti i giorni, secondo gli esperti e la quantità di dati scientifici finora raccolti, sono a dir poco affascinanti. Vediamone solo alcune.

Invecchiamento

Bruciare più calorie a riposo
L’NR aumenta i livelli intracellulari e mitocondriali di nicotinamide adenina dinucleotide (NAD+), una sostanza indispensabile nel metabolismo energetico di cellule e tessuti. L’aumento di NAD+ consente di “bruciare” naturalmente più calorie, con i vantaggi sulla salute generale di una dieta a basso contenuto calorico e della pratica regolare di attività fisica, soprattutto in caso di sovrappeso.

Migliorare la sensibilità all’insulina
L’NR può dimostrarsi utile a prevenire gli effetti metabolici negativi associati a una dieta ricca di grassi (iperlipidica): oltre a un limitato aumento di peso pari al 60% rispetto ai topi di controllo, nessuno dei topi che hanno assunto l’NR ha sviluppato diabete.

Contrastare gli effetti dell’invecchiamento
La supplementazione di NR aumenta in modo significativo l’attività di enzimi chiamati sirtuine (SIRT1 e SIRT3), al pari di quanto avviene dopo una drastica restrizione calorica o l’assunzione di integratori come il resveratrolo. L’attivazione delle sirtuine migliora le funzioni metaboliche mitocondriali, compresi la combustione dei grassi e l’attività ossidativa delle cellule, con una ampio ventaglio di ricadute salutari: contrastare gli effetti dell’invecchiamento, limitare le malattie causate dal declino mitocondriale e prolungare l’aspettativa di vita (per ora solo nei modelli animali, domani chi lo sa?).

Contrastare le malattie neurodegenerative
L’attivazione di NAD+ è in grado di diminuire la tossicità delle placche cerebrali di beta-amiloide nel morbo di Alzheimer. L’NR, quale precursore di NAD+, promuove l’espressione nel cervello di molecole in grado di regolare la produzione di beta-amiloide con effetti neuroprotettivi. L’integrazione di NR potrebbe, quindi, rivelarsi utile in malattie come il morbo di Alzheimer per migliorare la funzione cognitiva e la plasticità sinaptica, impedendo la produzione di placche beta-amiloidi tossiche nel cervello.

Migliorare le prestazioni muscolari
L’NR migliora la funzione mitocondriale, l’efficacia muscolare e le prestazioni in gare di resistenza. I roditori che hanno ricevuto un’integrazione di NR hanno dimostrato migliori prestazioni, rispetto ai controlli, sia nelle gare di resistenza sia in ambiente climatizzato. La maggiore resistenza al freddo indica una spesa energetica più efficace dovuta al miglioramento della funzione mitocondriale.

L’NR è presente in natura in tracce, nel latte e nella birra per esempio. Ma aumentare il consumo di prodotti che ne contengono così poco sarebbe inefficace o addirittura dannoso. Il ricorso a un supplemento di nicotinamide riboside, come quello usato negli studi condotti dagli scienziati svizzeri e peraltro già in commercio anche online, potrebbe essere l’unica opzione ragionevole per sfruttare le sue proprietà a vantaggio della salute.

 

giorgio-cavazziniGiorgio Cavazzini, giornalista professionista, è direttore del magazine online di salute e benessere per il grande pubblico www.salutechefare.it. Attivo da oltre vent’anni nel settore della stampa specializzata come Editor di Stampa Medica, Corriere Medico e Doctor Pediatria, lavora a Milano dove si occupa di informazione e divulgazione medico-scientifica su quotidiani e testate a diffusione nazionale del Gruppo Editoriale L’Espresso e di RCS MediaGroup.

 

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