Dottoressa Eva Ciancio, medico chirurgo con Master in Dietologia e Medicina Estetica. La dott.ssa Ciancio ritiene importantissima la relazione medico-paziente: solo attraverso una grande fiducia reciproca è possibile raggiungere il traguardo finale che non sarà esclusivamente la perdita di peso, ma anche la comprensione dei comportamenti che hanno portato allo squilibrio. Parallelamente la dott.ssa Ciancio agisce anche dal punto di vista estetico con trattamenti mirati a migliorare la qualità della pelle.Collegatevi ogni settimana per avere consigli e consulenze su come tenervi in forma e apparire più belli. E se vi siete persi la scorsa puntata, scoprite come si sconfigge la stanchezza con il cibo. Buona lettura!
Fodmap: come funziona la dieta?
Fodmap è un acronimo utilizzato per identificare dei carboidrati a catena corta: significa, infatti, Fermentabili. Oligo- (fruttani e galattani), Di- (lattosio), Mono- (fruttosio) saccaridi, e Polioli. La dieta Fodmap prevede un piano alimentare con un basso contenuto di alimenti che contengono questa tipologia di carboidrati. I Fodmap infatti hanno la peculiarità di richiamare acqua a livello del tratto gastro-intestinale e, se non vengono digeriti in modo corretto, possono essere fermentati dai batteri intestinali, portando a stati di meteorismo, gonfiore ed algie addominali con conseguenti irregolarità dell’alvo.
Questa situazione non è favorevole soprattutto nei soggetti che soffrono di colon irritabile, disbiosi ed IBS, i quali possono trovare un significativo beneficio nel seguire una dieta a ridotto contenuto di Fodmap. Inoltre, è stato riscontrato un effetto cumulativo dei sintomi a seconda della quantità introdotta. Le cause di questa incapacità di digerire correttamente alcuni di questi alimenti, sembrerebbe trovare la sua origine nella presenza di batteri patogeni nell’intestino che causano un’eccessiva fermentazione, oppure sembrerebbe essere anche dovuta ad una carenza enzimatica.
La dieta Fodmap consiste nell’evitare per circa un mese gli alimenti scatenanti, per poi reintrodurre gradatamente i Fodmap, verificando la risposta individuale.
Tra gli alimenti maggiormente ricchi di Fodmap troviamo:
- Formaggi quali mozzarella, formaggi molli e prevalentemente freschi, besciamella, latte vaccino, cocco, capra, bufala, pecora, gelati e tutti gli alimenti contenenti lattosio.
- Cereali come frumento, segale, orzo, cous cous, semola, kamut, farine di ceci e legumi vari.
- Frutta secca
- Verdure come asparagi, carciofi, fagiolini, funghi, zucca, aglio, cipolla, la famiglia dei cavoli,
Da eliminare completamente il consumo di dolci e salse varie. Possono essere, invece, consumati formaggi molto stagionati e latticini senza lattosio, riso, patate, avena, quinoa, sorgo, amaranto, grano saraceno e miglio, in piccole quantità gli agrumi, il melone, le banane, l’ananas e il kiwi.
Queste regole generali, tuttavia, devono essere ulteriormente personalizzate sulla base di un’anamnesi patologica individuale.
Dott.ssa Eva Ciancio Medico Chirurgo esperta in Dietologia e Medicina Estetica. Gestisce il suo studio con passione, seguendo passo dopo passo nel percorso fisico e psicologico il paziente. Elabora piani alimentari personalizzati in base alle esigenze ed alle patologie del paziente. Esegue trattamenti medico-estetici mirati a donare nuova luce là dove stress ed invecchiamento hanno lasciato traccia. Visita il suo sito www.evaciancio.it.
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