Sapevi che nella cucina orientale vengono usati molti ingredienti salutari e vengono preparati tanti piatti che allungano la vita e ti aiutano a stare bene? Scopriamo insieme alcuni cibi orientali davvero gustosi e sani e, se hai voglia di sperimentare in cucina non perdere questo fantastico buono sconto valido per sempre!
Kimchi
E’ un piatto tradizionale coreano preparato con verdure fermentate e spezie. Esistono tantissimi tipi di kimchi. Il kimchi più diffuso è quello preparato con le foglie di cavolo cinese lasciate a fermentare in salamoia per circa una settimana insieme a zenzero, aglio, peperoncino rosso e frutti di mare salati. Il preparato viene consumato insieme ad altri alimenti, soprattutto al riso. Kimchi e riso possono accompagnare a loro volta pesce o carne, creando un piatto unico completo. Si tratta di un piatto che, grazie alla presenza dei lattobacilli, contribuisce ad abbassare l’acidità eliminando i batteri pericolosi. Grazie a questa funzione gli sono state attribuite proprietà antitumorali e viene considerato un antiossidante. Vi troviamo infatti anche peperoncino e vitamine A, B e C . L’alto contenuto di fibre, infine, contribuisce a ripulire il corpo dal colesterolo e supporta il corretto funzionamento intestinale.
Miso
Si tratta di un condimento tipico giapponese a base di soia gialla, orzo o riso, che viene lasciato fermentare in recipienti di legno per diversi mesi, in alcuni casi anche anni. Assume diverse colorazioni, dal giallo crema al marrone molto scuro, aumentando con la stagionatura il proprio aroma. Si possono individuare tre principali tipi di miso: quello d’orzo (muji miso), quello di riso (kome miso) e quello di sola soia (hacho miso). Si consuma sciolto con un po’ d’acqua, come base per minestre e zuppe, che possono essere servite con verdure (ortaggi in foglie, patate, radici di daikon, cipolle e altro), alghe marine o tofu. Grazie alla presenza di enzimi, lacttobacilli e lieviti, il miso svolge un’efficace azione di stimolo per la digestione.
Ramen
Si tratta di un piatto molto diffuso sia in Giappone, sia in Cina. Consiste in una zuppa di spaghetti di frumento accompagnata generalmente da arrosto di maiale, alghe marine secche, cipolotti, uova quasi sode e komaboko (un piatto giapponese preparato con surimi e pesce azzurro). Secondo la tradizione, i ramen vengono divisi in quattro varianti in base al tipo di brodo: Shio (brodo chiaro e salato), Tonkotsu (realizzato con ossa di maiale), Shòyu (molto scuro, a base di pollo e verdura) e Miso. Ciò che conta per un buon ramen è in realtà il dashi, il brodo base nipponico, che aiuta a raggiungere l’umami, termine che in giapponese significa “saporito” e indica il quinto gusto (oltre a dolce, salato, aspro e amaro).
Tè matcha
E’ una bevanda originaria del Giappone che si ottiene da alcuni tipi di foglie di tè verde che vengono prima essiccate e poi polverizzate in modo da ottenere una polvere leggerissima. Si tratta di un tè prezioso che sta alla base della cerimonia del tè nel rituale buddista. Esistono due tipologie di matcha: usucha (le cui foglie sono raccolte da piante più giovani di 30 anni) e il koicha che invece prevede l’uso di foglie di piante che superano i 30 anni. Il tè matcha contiene concentrazioni importanti di Vitamina B1, B2 e C, oltre a beta carotene, polifenoli e caffeina. E’ ricco di antiossidanti e possiede ottime proprietà digestive.
Ginseng
Ginseng è un termine che deriva dal cinese “rensheng”, “uomo” in italiano, ed è utilizzato per indicare diverse specie di piante della famiglia delle Araliacee. In cucina viene impiegata la radice intera da grattugiare oppure in polvere, da aggiungere a brodi e zuppe. Viene anche lasciata invecchiare diversi mesi in liquori base (simili alle nostre grappe bianche) per ottenere una bevanda alcolica dal gusto simile a quello della liquirizia. E’ molto impiegata anche nella preparazione di dolci e bevande analcoliche rigeneranti. Il ginseng agisce a livello dell’asse ipotalamo-ipofi-sisurrene inducendo alla liberazione di cortisolo, l’ormone capace di migliorare la risposta allo stress psico-fisico. La sua azione riduce la formazione dei radicali liberi: agendo da antiossidante, limita i danni cellulari causa dell’invecchiamento precoce. Per questo motivo è spesso utilizzato l’estratto di ginseng per la creazione di prodotti cosmetici per il viso e per il corpo.
Wasabi
Le coltivazioni si dividono principalmente in due varietà: Daruma, più scura e Mazuma, più chiara. Il Wasabi fresco, ovvero il più pregiato, è chiamato Honwasabi (wasabi originale) ed è molto raro e costoso. In Giappone viene venduto generalmente in tubetti di “pasta” pronta all’uso. ll Wasabi è un ottimo digestivo e ha proprietà disinfiammatorie che si avvicinano a quelle del paracetamolo. E’ anche ricco di vitamina C e di antiossidanti, tant’è che è annoverato nell’immaginario collettivo tra i motivi alla base della longevità nipponica. Infine, è un depurativo per l’organismo: espelle le tossine e contribuisce a pulire il fegato. Le lavorazioni più sofisticate e dispendiose prevedono l’uso della radice grattuggiata, come in Italia si fa con i tartufi.