Carnevale, alcune curiosità

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Festa in maschera. Qualcosa in più da sapere sul periodo dell’anno durante il quale ogni scherzo vale.

Carnevale rosa di Colonia

Il primo giorno del Carnevale è chiamato anche Il Carnevale delle donne. E’ il primo giorno del “Carnevale della strada” ed è interamente dedicato alle donne.

Sul parco della piazza Heumarkt avviene la consegna simbolica delle chiavi della città alle tre maschere tipiche del Carnevale di Colonia: il principe, il contadino e la vergine.

Il principe è la figura principale, sinonimo di Carnevale, il contadino è invece simbolo della difensiva vecchia città di Colonia, mentre la vergine, che rappresenta la “protettiva Mamma Colonia.

Alle ore 11.11 iniziano ufficialmente i festeggiamenti. Tradizione vuole che nel giorno del Carnevale delle donne siano le signore a decidere e comandare. Sono loro, ad esempio, che girano la città tagliando le cravatte agli uomini per strada oppure chiedendo amichevole bacio sulla guancia.

Come nascono i coriandoli

I coriandoli, è risaputo, sono il simbolo principe del carnevale. In passato, durante i festeggiamenti del Carnevale, quando i carri allegorici avevano già fatto il loro ingresso trionfale.

Si era sparsa l’usanza di tirare cibo dalle finestre in direzione dei carri, soprattutto confetti con semi di coriandolo o caramelle. Un editto del 1814 proibì la pratica di lanciare cibo, ma la legge, come spesso accade, servì a poco.

I coriandoli sono delle piante con fusto eretto, fiori piccoli e bianchi i cui semi, chiamati anch’essi coriandoli, contengono un olio aromatico, un tempo adoperato in liquoreria per ‘insaporire’ cibi e bevande. Da queste piante si pensò di ricavarne dei piccoli confetti rotondi, contenenti un seme di coriandolo e, vista la loro leggerezza, si cominciò a gettarli dalla finestra sui festosi e chiassosi cortei carnevaleschi.

Più tardi, verso la fine dell’Ottocento, per motivi puramente economici, si pensò di sostituire i confetti di coriandoli con altri fatti di gesso; in seguito, economizzando sempre di più, si sostituirono i confetti di gesso con i dischetti di carta che avanzavano dalla preparazione dei fogli bucati. Oggi, dove tutto è industrializzato, i coriandoli vengono fabbricati appositamente; il nome originario, però, è rimasto inalterato.

 

Perché ci si maschera a Carnevale

Lo scopo per questa antichissima usanza è duplice, l’origine (precristiana) è la stessa. Già dai tempi dei latini, durante il periodo dei Saturnali, l’odierno Carnevale, ogni tipo di gerarchia veniva sovvertita dando luogo ad un’inversione dei ruoli sociali facilitata dal confondersi delle proprie sembianze attraverso scherzose maschere. Inoltre, in epoche ancora precedenti, le stesse venivano utilizzate per spaventare gli spiriti dei defunti.

Carnevale rinascimentale di Ferrara

Tra maschere, giochi di fuoco e sbandieratori, nelle vie del centro storico di Ferrara, patrimonio dell’Unesco, durante il periodo di Carnevale ci si può trovare rapiti in un vero e proprio viaggio nel tempo.

Non è strano, infatti, imbattersi in duchi, duelli, tornei cavallereschi e spettacoli danzanti che ripropongono tutto lo sfarzo dell’epoca Rinascimentale. Filo conduttore della festa è poi il teatro delle maschere greche, molto care alle corti ferraresi dell’epoca.

 

Carnevale Romano

Direttamente dai Saturnalia latini, nella Capitale del X secolo era già in uso festeggiare il Carnevale con canti e balli, nei pressi del Monte Testaccio per rievocare questa celebrazione storica. Dalla metà del XV secolo, per volontà di Papa Paolo II, iniziò a svolgersi nell’odierna Via del Corso.

Alla fine del ‘700 risale invece la tradizionale maschera romana di Rugantino, “er bullo de Trastevere”, un giovane tanto arrogante e strafottente quanto in fondo buono ed affabile.

Il Processo del Carnevale

In molte regioni italiane i festeggiamenti per questo periodo dell’anno sono soliti concludersi con un rito assai particolare. Nelle principali piazze si svolge un vero e proprio processo che vede protagonista un fantoccio, personificazione del Carnevale.

Capro espiatorio di tutti i mali dell’anno precedente. La sua condanna, con tanto di lettura del testamento, e uccisione sono di buon auspicio per l’anno appena iniziato.

 

 

 

 

 

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