Il bonus mobili 2018 dà diritto a una consistente detrazione Irpef per tutti coloro che hanno acquistato mobili di grandi dimensioni o elettrodomestici in relazione a lavori di ristrutturazione che hanno riguardato una casa privata, un appartamento o le parti comuni condominiali.
Chi può richiedere il bonus mobili 2018?
E’ possibile avvalersi del bonus mobili 2018 per acquisti effettuati in tutto il 2018 (ovviamente) fino al 2013 in connessione a lavori di ristrutturazione più o meno contemporanei. Più precisamente:
- Per acquisti del 2018 la ristrutturazione deve essere partita dopo il 1° gennaio 2017
- Per acquisti del 2017 la ristrutturazione deve essere partita dopo il 1° gennaio 2016
- Per acquisti compiuti tra il 6 giugno 2013 e il 31 dicembre 2016, la ristrutturazione deve essere partita dopo il 26 giugno 2012
Occorre, peraltro, che i lavori di ristrutturazioni siano iniziati prima di acquistare i mobili anche se le spese di ristrutturazione non devono essere state sostenute prima di quelle destinate ai mobili.
D’altro canto, non è necessario che l’arredo acquistato con l’aiuto del bonus mobili 2018 finisca esattamente nell’appartamento oggetto di ristrutturazione; perché la detrazione sia validata, occorre semplicemente collegarla a un’opera di ristrutturazione di un certo tipo.
Quali ristrutturazioni danno diritto al bonus mobili 2018?
Per richiedere il bonus mobili 2018 occorre dunque aver avviato alcuni lavori di ristrutturazione edilizia che coinvolgano spazi privati o parti comuni del condominio.
- Spazi privati
- Manutenzione straordinaria su singoli appartamenti, come
- realizzazione servizi igienici
- sostituzione infissi esterni
- sostituzione caldaia
- rifacimenti e costruzione di scale e rampe
- realizzazione di recinzioni e cancellate
- sostituzione dei tramezzi interni
- Ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da calamità per cui è stato dichiarato lo stato di emergenza
- Restauro, risanamento o ristrutturazione che riguardino interi fabbricati, eseguiti da imprese e cooperative che mettano in vendita l’immobile entro 18 mesi dalla fine dei lavori
- Manutenzione straordinaria su singoli appartamenti, come
- Parti condominiali comuni
- Manutenzione ordinaria
- Manutenzione straordinaria, come
- installazione ascensori e scale di sicurezza
- rifacimento e costruzione di scale e rampe
- Restauro, risanamento e ristrutturazione, come
- modifica della facciata
- realizzazione di mansarde e balconi
- apertura di porte e finestre
- realizzazione servizi igienici
Val la pena di precisare che i lavori sulle parti condominiali non danno diritto a una detrazione Irpef sull’acquisto di mobili destinati a uso privato.
Per quali mobili ed elettrodomestici posso richiedere la detrazione Irpef?
La normativa individua due precise categorie di prodotti coperti dal bonus mobili 2018
- Mobili nuovi di grandi dimensioni, come: letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione. Sono esclusi: porte, pavimentazioni (per esempio, il parquet), tende e tendaggi, altri complementi di arredo.
- Elettrodomestici nuovi di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), come: frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi per la cottura, stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.
Il bonus mobili 2018 copre anche le spese di trasporto e installazione.
A quanto ammonta il bonus mobili 2018?
La detrazione Irpef prevista ammonta al 50% su un importo massimo di 10.000 euro da dividere in 10 quote annuali di pari importo. Questo significa che, per esempio, una spesa per lavori da 6.000 euro dà diritto a un bonus mobili del valore di 3.000 euro che andrà suddiviso in 10 quote da 300 euro.
Se i lavori di ristrutturazione hanno coinvolto più appartamenti, il massimale cresce di conseguenza: interventi su due unità immobiliari danno diritto a 20.000 euro di detrazione massima, 30.000 euro su tre unità, e così via.
La procedura necessaria e i documenti per chiedere la detrazione Irpef
Il bonus mobili 2018 va richiesto nell’apposita sezione della dichiarazione dei redditi del 2019.
Affinché la richiesta vada in porto, occorre aver pagato i mobili e gli elettrodomestici con bonifico, carta di credito o debito, mentre non sono ammessi acquisti effettuati con assegni o i contanti. E’ bene infatti conservare alcuni documenti che attestino l’effettivo acquisto, nel caso il fisco richieda ulteriori accertamenti:
- ricevuta del bonifico
- ricevuta di avvenuta transazione dei pagamenti via carta di credito e debito
- addebito sul conto correente
- fattura riportante natura, qualità e quantità dei mobili ed elettrodomestici acquistati
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