Bambini: alimentazione e salute

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Lo scenario emerso dagli ultimi rapporti UNICEF evidenzia che almeno un bambino su tre, tra zero e cinque anni, è denutrito o in sovrappeso. Si tratta di situazioni malsane in entrambi i casi, ovviamente. Crescere sani implica che non vi sia alcun tipo di malnutrizione. In Italia i dati relativi all’obesità infantile sono in ascesa e la cosiddetta “fame nascosta” (causata da diete selettive) è un problema serio. Cerchiamo di capire insieme come possiamo garantire una buona alimentazione ai nostri bambini evitando ogni tipo di scompenso.

 

Un’alimentazione sana

Impostare corrette abitudini alimentari è importantissimo. Garantire pasti regolari, seguire la dieta mediterranea e permettere ai bambini un costante movimento quotidiano è essenziale per la loro salute mentale e fisica. Sono queste le principali raccomandazioni per impostare fin da subito uno stile di vita sano fondamentale per la salute presente e futura dei nostri figli.

 

L’allattamento al seno

L’UNICEF segnala come l’alimentazione carente possa iniziare già dai primissimi giorni. Grazie all’allattamento al seno è possibile superare questo rischio, garantendo al bambino i giusti nutrienti. Purtroppo solo il 42% dei bambini viene allattato esclusivamente al seno.

 

Denutrizione o sovrappeso

Si stima che nel mondo i 2/3 dei bambini tra i sei mesi ed i due anni non ricevano tutti gli alimenti necessari ad una crescita sana ed armoniosa. Questo comporta un enorme rischio in termini di sviluppo cerebrale, scarso apprendimento scolastico, insufficienti difese immunitarie e vulnerabilità alle infezioni. Il peso maggiore della malnutrizione (in tutte le sue forme) è a carico dei bambini e degli adolescenti delle comunità più povere, ovviamente. Tuttavia l’obesità diffusa nei Paesi occidentali ad alto reddito non tratteggia una situazione migliore. In Italia un bambino su quattro è in sovrappeso.

 

Bambino con donut

 

Correre subito ai ripari

Il rapporto UNICEF ha inserito tra i segnali di malnutrizione anche l’obesità infantile, mettendo in luce che il problema sta assumendo le caratteristiche di un’epidemia. Appare preoccupante anche la situazione dell’Italia, culla della Dieta Mediterranea, dove la percentuale di bambini e ragazzi in sovrappeso tra i cinque ed i diciannove anni è in costante aumento. Bambini che non hanno un’alimentazione varia. Ovviamente c’è bisogno di uno sforzo istituzionale per combattere questa battaglia e per cambiare l’approccio culturale alla questione. Nutrire un bambino non significa dargli abbastanza cibo ma dargli il cibo giusto e migliore per crescere in salute.

Se un bambino è in sovrappeso e si nutre male è importante intervenire al più presto per modificare il suo stile di vita. La questione non riguarda i chili di troppo ma eventuali problematiche di salute come il cosiddetto “fegato grosso” (steatosi epatica), l diabete di tipo 2, la cirrosi epatica o il tumore al fegato.

 

Consigli pratici

Ben il 46% degli adolescenti mangia cibo da fast food almeno una volta a settimana. Anche per questo è importante insegnare le regole di una buona tavola fin da subito. I bambini dovrebbero mangiare ogni giorno frutta fresca, di stagione, magari a km 0 e proveniente da coltivazione biologica. Verso l’autunno l’ideale è proporre lamponi, mirtilli, mele, uva, pere o melagrane. Occorre ridurre gli alimenti a rischio, privilegiando frutta fresca, legumi, verdura, cereali integrali, pesce. Bisogna abituare i bambini a fare più attività fisica, non solo praticando uno sport ma impostando piccole ma sane abitudini come fare le scale o andare a piedi o in bicicletta.

 

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